giovedì 4 dicembre 2008

Recuperate 15 anfore (II-III sec. a.C.) nel mare di Ugento (LE)



15 anfore del periodo greco-italico datate II-III secolo aC, sono venute alla luce nel mare di Ugento grazie ai sub del Nucleo sommozzatori dei carabinieri di Taranto. Le anfore sono state depositate nei locali del museo civico "Zecca" di Ugento, in attesa di essere prelevate dagli esperti della Soprintendenza alle antichità di Taranto, che dovranno anche studiarle. Le anfore recuperate si aggiungono alle 43 sequestrate nei giorni scorsi dai carabinieri della Compagnia di Taranto, cinque in mare mentre stavano per essere issate su un piccolo natante e le altre nel garage di un 46enne impiegato di Ugento, denunciato assieme ad un altro ugentino, che si era immerso a circa 50 metri di profondita' per "pescarle". Nell'abitazione del 46enne, i militari avevano trovato anche sette pistole e quasi 500 munizioni, e per questo l'uomo, incensurato, era stata arrestato, e si trova ancora in carcere. Con martello, pala ed altri strumenti, altre preziose anfore erano state danneggiate durante il recupero. Il sito archeologico sottomarino, sconosciuto sino al momento dell'operazione dei carabinieri, verrà ora protetto con una rete metallica, e la sua custodia affidata ad alcune associazioni di volontari della zona. Con ogni probabilità, coperta dalla sabbia sul fondo dovrebbe esserci anche la nave che trasportava le anfore, che verosimilmente erano piene di vino oppure di olio, o forse di grano. La nave dovrebbe aver fatto naufragio finendo nelle secche di Ugento, dove ancora oggi qualche natante finisce per arenarsi.

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